Stress Lavoro

STRESS LAVORO-CORRELATO, BURNOUT

Lo stress è un elemento indispensabile alla vita. Vi sono delle condizioni nelle quali lo stress diventa negativo (distress) e pericoloso per la salute.

L’ambiente di lavoro può essere luogo esposto a questo pericolo per la salute. L’impresa è tenuta a minimizzare i rischi relativi allo stress lavoro-correlato e a tendere verso il benessere dei collaboratori, non solo all’evitamento della malattia. Ignorare l’esistenza di fattori potenzialmente stressogeni e non effettuare una esaustiva valutazione dei rischi, in termini preventivi di tali fattori, implica per l’impresa esporsi a probabili conseguenze risarcitorie anche pesanti.

L’impresa ha facoltà di utilizzare tutti gli strumenti normativi, contrattuali, le conoscenze organizzative utili ad evitare o minimizzare l’insorgere del fenomeno, avvalendosi anche di competenze professionali esterne, necessarie per integrare, ove opportuno, l'azione di prevenzione e protezione del servizio. La normativa ha previsto, come requisito minimo, che la valutazione del rischio da stress, debba avviarsi dalla valutazione oggettiva dei fattori di rischio basandosi sulla frequenza di alcuni indici (ex: malattia, assenze), su eventi sentinella (ex: infortuni, turnover, sanzioni, cause per mobbing), su aspetti di contenuto e contesto del lavoro. Solo nel caso dovesse emergere la presenza di rischio da stress lavoro correlato, e i provvedimenti introdotti fossero inefficaci, si effettua una valutazione più approfondita, soggettiva, chiedendo ai collaboratori notizie circa le loro percezioni.

 

Nel caso si avvertano gli effetti dello stress negativo e si ritenga la motivazione da ricercare nell’ambiente di lavoro, è utile non solo affrontare un percorso clinico per ripristinare la salute, ma anche valutare se vi siano gli estremi per vantare un risarcimento danni. In questi casi può essere di utilità avvalersi di una consulenza verificando ogni aspetto della vicenda e l’eventuale interesse a richiedere una perizia.

 

Ricordiamo che gli effetti dello stress negativo( distress) si avvertono quando una serie di situazioni alterano l’equilibrio interno a livello biochimico e metabolico. Ogni individuo resiste utilizzando tutte le energie e le risorse in suo possesso per adattarsi alla situazione; quando esaurisce le proprie capacità di adattamento, subentra la fase di esaurimento.

Si possono presentare, in ambiente lavorativo, rischi di stress condivisibili, oggettivi quali la precarietà dei contratti di lavoro, le ristrutturazioni aziendali, gli orari di lavoro con ritmi altalenanti, l’esposizione a quantità di luce, di temperatura, rumorosità, agenti chimici particolari; ma lo stress scaturisce anche dalla sensazione individuale e soggettiva di non essere in grado di rispondere alle richieste o di non essere all’altezza delle aspettative, nel caso le richieste del lavoro non siano commisurate alle capacità, alle risorse o alle esigenze del collaboratore. Nelle situazioni lavorative di disfunzionalità protratte nel tempo ci si può esporre a una condizione di stress che può divenire cronico. Da esso possono originarsi fenomeni di ansia, paura, ossessione, ipocondria, isteria, paranoia, cinismo, depressione, aggressività, astenia, bassa autostima. Possono venire interessati anche alcuni organi e apparati quali il sistema cardiovascolare (ex: palpitazioni, ipertensione arteriosa, aritmie cardiache), l’apparato gastrointestinale (ex: gastrite, ulcera gastrica, colite ulcerosa), la cute (ex: eruzioni cutanee, dermatite seborroica, psoriasi, alopecia) e l’apparato osteo- articolare (ex: dolori del rachide, periartrite, tensioni muscolari). Si osserva anche una modificazione dei comportamenti: stati di assenteismo ripetuto e prolungato, desiderio di non recarsi in un luogo di lavoro non soddisfacente, aumento del numero degli errori, incapacità di completare il compito assegnato o rispettare i tempi di consegna, difficoltà nelle relazioni interpersonali e sensazione di rifiuto e nervosismo, eccessivo appoggio ai superiori, difficoltà nel collaborare con i colleghi,  demotivazione, distacco emotivo.

 

La sindrome del Burnout è un esito patologico derivato dallo stress cronico: comporta esaurimento emotivo, depersonalizzazione, cinismo, sentimento di ridotta realizzazione personale, poco entusiasmo e interesse per il lavoro, frustrazione e insoddisfazione, ridotta empatia nei confronti delle persone, sintomi quali l'insonnia e la depressione fino anche a tendenze suicidarie. I disagi possono estendersi all’aumentato consumo di alcool e tabacco.

 

 

 

 

Approfondimenti tematici:

 

http://85.18.194.67/focusstresslavorocorrelato/documenti/manuale.pdf

 

http://www.lavoro.gov.it/Lavoro/Notizie/20101118_stresslavorocorrelato.htm

 

http://www.sicurlav.it/lex/circolare%20stress.pdf